Figura 1 – Analisi elettromiografica dei muscoli temporali e masseteri.
Lo scopo di una riabilitazione odontoiatrica, protesica o conservativa, chirurgica od ortodontica, è ristabilire un’anatomia corretta che possa favorire una funzione adeguata. La propriocezione orale, in tutte le sue declinazioni, parodontale, mucosa, ossea ed articolare, consente di rilevare la morfologia e monitorare la funzionalità dell’organo masticatorio.
In quest’ottica, una verifica dell’adattamento funzionale alla nuova situazione anatomica può essere un utile ausilio per l’odontoiatra. Poter testare la risposta propriocettiva del paziente alla nuova situazione orale può aiutare il professionista a realizzare gli aggiustamenti opportuni in fase provvisoria o definitiva.
Un’analisi elettromiografica con procedure di standardizzazione opportune è in grado, in modo scientificamente attendibile, di misurare le modifiche al pattern motorio muscolare a causa dentale. Nella coordinazione dei muscoli masticatori, diversi propriocettori rilevano la situazione morfo-funzionale orale e possono intervenire in caso di alterazione iatrogene.
In molti casi, infatti, la percezione propriocettiva, anche in assenza di coscienza da parte del paziente stesso, può agire alterando la funzionalità muscolare, mettendo in luce
sovraccarichi, fulcri, torsioni anomale alle strutture morfologiche. Durante la fase di contatto occlusale, esercitata numerose volte al giorno nell’atto ripetuto della deglutizione, la
propriocezione parodontale monitora la distribuzione dei carichi occlusali.
Qualora si verificassero situazioni meccanicamente o propriocettivamente anomale, i sistemi nervosi di protezione intervengono sull’attivazione muscolare proteggendo le strutture biologiche.
Tramite una procedura di standardizzazione, l’esame elettromiografico è in grado di quantificare la modifica nell’azione muscolare causata dalla propriocezione dentale.